John Faser - Polimorfo

{Testo di "Polimorfo"}

E mi rivedo in questo spasmo decadente
Il mio ritratto contornato dalle vertebre di un gatto
Avente il ventre dilatato dalle stelle e dal selciato
È rigettato in mezzo al niente che ho creato sceso il buio di novembre
I sassi mi parlavano, sembravano lanterne
Prima che li sgretolassi seminavano conferme
Il muschio verde sopra gli alberi
Imitava gli angeli e il celestе ma esitava
Rese rantoli di pеste ai pargoli e foreste d'aceri soppresse
Chiese bruciano coi diaconi tra esagoni di spezie
Umani corrotti dal credo
Rigonfi esseri pedomorfi
Una libellula sgraziata si è poggiata sul mio palmo
Preserva memorie da larva di uno stagno blu cobalto
Ha sgretolato quel distacco che ci rendeva simili
A quei simboli dall'alto ai vincoli di un patto e cingoli che strappo
Si è rotto tutto quanto lo raccatto il foglio bianco ha preso il giallo dei tessuti ritenuti ormai di intralcio
Isopodi rinascono dai polsi
Neri bozzoli si aprono reclamano decorsi che scompaiono
Note stonate un pianoforte porte dell'ignoto
La mia morte in mezzo al fuoco farà torcere il demonio dato che nulla ha uno scopo sarò artefice del vuoto
Eseguo riti dentro al bosco con un chiodo conficcato
L'ammasso di ceneri spero che generi un mostro
Fa sì che tutto si sgretoli ora che veneri il cosmo
Stanno uccidendo il crepuscolo
Stavo dormendo sull'uscio
Voglio distruggere tutto Kirillov punto al suicidio muta l'uomo nuovo dio spezza l'inganno divino
Placa le urla di morte oltre vi è solo il nulla
Una fanciulla deforme dorme consunta da ombre e corde di juta
In tasca Ayahuasca sciolta l'Alaska sto in vasca coi polsi tagliati fuori la burrasca
Rinasca il culto di Nazca
Un alba nera fuggiasca si deposita stanca sulla carcassa
Si alza nebbia bluastra dall'acqua spacca gli organi interni
Sembra pormi dilemmi nei solchi di magma
Inferni dentro fogli di carta raffermi vermi di plastica
Uomini spenti di latta