John Faser - Morte Termica

{Testo di "Morte Termica"}

Riuscirò a scrivere se riuscirò a vivere
Mi bucherò l'iride ne uscirò simile

L'abisso è la mia testa è un cristallo di pensieri
Abbandona quel che eri torna ai crateri su Vesta
Subisco decoerenza non esiste più mattina
La latenza del presente mi risucchia emoglobina
Affinché collida con una stella vicina
Fa sì che sopprima prima ogni interesse nella vita
Lo giuro Minkoswski trascendo coni di luce
Non ho futuro è il concetto del tempo che si riduce
Nebbia amara il disincanto еsala
È L'ultimo canto il pianto dei quasar mi sta sussurrando
Intanto cala il sole muto vuole lo splеndore avuto l'altrove assoluto laddove ci si muove
Qui si muore esprimi ode lode e uccidi prole in vari modi disumani chiodi e cavi rovi navi sulle nevi venti e pianti ininterrotti
Sensi indotti dai condotti lacrimali
Abbandonati come salme ormai ghiacciati
Facciamoci fuori tanto già siamo nessuno
Fa tardi presto la fuori ed il riflesso del Diluvio
Ha tutti i colori del buio
Tutti i dolori e nessuno gli albori del preludio
Dei tempi peggiori umori che frantumo oscuro fiori
Senza meta muori effetti sul pianeta dopo la cometa Clovis
Megatoni piega suoni cori pulsar
L'effetto dei rumori da Tunguska crea tumori
La marea sigiziale mi contrae
Attrae nel vuoto siderale
Porta a considerare di morire e assiderare
Sopra atolli e piedistalli si riversano i metalli
Halley crea cristalli son coltelli dentro ai tagli conficcati come spilli sento i loro bisbigli
No, non ho più nascondigli chiuso dentro ai ripostigli come Isaac
I Mostri nostri figli appassiscono coi gigli
Intorno ad alberi che resteranno spogli
Sangue da Pilbara si riversa sul Sahara
Sommersa la mia bara è una fortezza
Brezza amara non rischiara il gelo spezza il cielo a zero gradi celsius va in reverso
Prima che collassi l'intero universo