Triflusso - Mirna
31
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{Strofa 1: Caleb}
Di 'sti tempi bui ci rifletti e senti quanti siamo
A non contare più gli specchi su cui arrampichiamo
Manometti nel mio cranio insetti
Non ti resetti finché aspetti che lei canti "Ti amo"
Non resti proprio come se testi l'odio
E i miei testi in confusione che testimonio altrove
Troveremo il modo mentre gireremo il globo
Perché qua io tremo e trovo spento il sole
Ci trovi qui giù, al freddo a un igloo
Se aspetto di buttare pare con la tribù
Per 'ste strade grigie c'è chi maledice
Ma chi tace dice di più
Rido commosso
M'ammalo e non mi curo, vivo scomposto
Non ti piace ciò che scrivo perché in cuor nostro
Non lo facciamo di sicuro per amor vostro
{Strofa 2: Jhona}
Che se fai schifo te ne accorgi da solo
Faccio il mio lavoro, caccio questi porci da Bolo
Parlo a te, te che vuoi che mi comporti da uomo
Muori, decomponiti e risorgi dal suolo
Fra', c'ho 'ste bombe in mano
E vorrei provare a smettere come a far riflettere le stronze invano
Resta calma come tutto fosse in chiaro
Facoltà di agire che forse non possediamo
Società porcile, la libertà è sotto un fucile
I miei fra' pronti a fuggire con le bonze in mano
Un poligono di cui tu non conosci un lato
Il mio volto sciupato e se ho sudato mi sono asciugato
Ripagato di gavetta che forse hai sognato
Ho dimenticato in fretta, c'hanno fatto di tutto
Cioè anche quando me ne sbatto di tutto
Questo flusso è droga, è rap che mi ha fatto di brutto
{Strofa 3: Zoro}
Traccio la mia storia, ?
Calco il palco saggio, non vi piaccio ancora ma vi faccio scuola
E mi ci metto mo diretto con Caleb e Jhona, senti porro in zona
E senti come scorre se ci metto flow, suona
Dove si posa il vento, sapessi cosa intendo
Tengo complessi compressi in versi e non so se ha senso
Sto a digiuno spesso, dentro buio denso
Fumo e penso "Fanculo, questo lo sa il tempo"
Qui scintille, fuoco cremisi, pupille d'omogenesis
Nemesi infarti, Martin Miller, rogo di Chesterfield
Qua si sente, casi, frasi da niente
Da me com'è il legame famigliare? Quasi inesistente
Sì dai, tutto bene, capito che mi conviene star zitto
Anche se 'sto suono non viene capito
Io non esterno, piede perno e mi iberno
Ciò che vi rimane in mente serve a rendermi eterno
{Strofa 1: Caleb}
Di 'sti tempi bui ci rifletti e senti quanti siamo
A non contare più gli specchi su cui arrampichiamo
Manometti nel mio cranio insetti
Non ti resetti finché aspetti che lei canti "Ti amo"
Non resti proprio come se testi l'odio
E i miei testi in confusione che testimonio altrove
Troveremo il modo mentre gireremo il globo
Perché qua io tremo e trovo spento il sole
Ci trovi qui giù, al freddo a un igloo
Se aspetto di buttare pare con la tribù
Per 'ste strade grigie c'è chi maledice
Ma chi tace dice di più
Rido commosso
M'ammalo e non mi curo, vivo scomposto
Non ti piace ciò che scrivo perché in cuor nostro
Non lo facciamo di sicuro per amor vostro
{Strofa 2: Jhona}
Che se fai schifo te ne accorgi da solo
Faccio il mio lavoro, caccio questi porci da Bolo
Parlo a te, te che vuoi che mi comporti da uomo
Muori, decomponiti e risorgi dal suolo
Fra', c'ho 'ste bombe in mano
E vorrei provare a smettere come a far riflettere le stronze invano
Resta calma come tutto fosse in chiaro
Facoltà di agire che forse non possediamo
Società porcile, la libertà è sotto un fucile
I miei fra' pronti a fuggire con le bonze in mano
Un poligono di cui tu non conosci un lato
Il mio volto sciupato e se ho sudato mi sono asciugato
Ripagato di gavetta che forse hai sognato
Ho dimenticato in fretta, c'hanno fatto di tutto
Cioè anche quando me ne sbatto di tutto
Questo flusso è droga, è rap che mi ha fatto di brutto
{Strofa 3: Zoro}
Traccio la mia storia, ?
Calco il palco saggio, non vi piaccio ancora ma vi faccio scuola
E mi ci metto mo diretto con Caleb e Jhona, senti porro in zona
E senti come scorre se ci metto flow, suona
Dove si posa il vento, sapessi cosa intendo
Tengo complessi compressi in versi e non so se ha senso
Sto a digiuno spesso, dentro buio denso
Fumo e penso "Fanculo, questo lo sa il tempo"
Qui scintille, fuoco cremisi, pupille d'omogenesis
Nemesi infarti, Martin Miller, rogo di Chesterfield
Qua si sente, casi, frasi da niente
Da me com'è il legame famigliare? Quasi inesistente
Sì dai, tutto bene, capito che mi conviene star zitto
Anche se 'sto suono non viene capito
Io non esterno, piede perno e mi iberno
Ciò che vi rimane in mente serve a rendermi eterno
