John Faser - La malformazione degli organi cavi

{Testo di "La malformazione degli organi cavi"}

I pallidi rami che usasti per impiccarti
Ora formano squarci giganti dei tagli privi di alcuna luce
Afasica luce lunare distrugge e rianima il corpo lo ingravida
Un'apatica massa tumorale di resina pallida
Un guscio di idrogeno protostellare
Bruciano i tagli sulla membrana
Bruciate i figli in nome di Marax
Chiudimi dentro le borse di plastica
Forse mi lacera un male che non esiste

Che non esiste
Che cosa esiste?
Guardo tutto il mare andare a fondo nell'abisso ed io con lui
Vivo dentro luoghi bui dal giorno in cui mi narcotizzo
Non capisco come ledere 'ste edere che stringono
Se mietere l'istinto di lasciarle crescere
Ora guardami marcire tra le croste di un dipinto
Nelle pieghe tumefatte che mi inchiodano nel limbo
Ammazzerò tuo figlio mentre tutto sta per finire
E queste stelle finalmente ci potranno assorbire
Ho visto la morte dentro le mie ossessioni
E le prigioni che mi creo all'apogeo dei miei dolori
Hanno corroso anche gli insetti che nutrivo compulsivamente
Lasciandomi nel niente di 'ste vertebre sempre più storte
Portami alla morte con un sacco stretto al collo
Ti sussurrerò nel sonno mentre lascio questo mondo
E se ti scopo mentre muoio e buco il volto con un cacciavite rosso
Avrà il riflesso del tramonto e il sangue sul tuo corpo sporco
I colori sono spenti non riesco più a vederli
Tu sei riuscita a trattenerli ora distenditi e disperdili
Risplendi come feretri lucenti dagli abissi putrescenti e tendimi frammenti e tendini dagli incubi più orrendi

Saremo stelle, saremo buio
Materia celeste del più grande stupro